Che cos’è lo smart working?
Lo smart working è possibile sia nel settore privato che in quello pubblico, non è una nuova tipologia di contratto ma una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato da svolgere secondo le direttive del datore di lavoro e delle figure gerarchicamente sovraordinate.
Lo smart worker ha gli stessi diritti degli altri lavoratori, sia come tutela della malattia e degli infortuni, sia come remunerazione (cioè deve essere la stessa dei lavoratori "da ufficio" che svolgono le stesse mansioni).
Con lo smart working si può lavorare da casa, ma è anche possibile che il contratto richieda la presenza in ufficio per qualche giorno alla settimana e limiti la flessibilità di orario. Tutto dipende da come lo specifico contratto regola il rapporto di lavoro.
Con il lavoro da remoto migliora l’operatività, valutata su obiettivi e risultati, e soprattutto migliora la qualità della vita del lavoratore.
La flessibilità di ore e luogo aprono la strada a nuove possibilità di conciliazione vita-lavoro e permettono di coniugare il lavoro subordinato con il desiderio di indipendenza da una sede fissa e, spingendoci ancora oltre, con stili di vita mobili.
Smart working: pregi, difetti e diritto alla disconnessione
I vantaggi dello smart working possono essere elencati così:
- riduzione dei costi aziendali per gli spazi da adibire a ufficio
- riduzione dei tempi di trasferimento da casa a ufficio
- migliore bilanciamento tra i tempi di vita e i tempi di lavoro
- crescita della produttività
- riduzione dell'assenteismo
- aumento della motivazione al lavoro e della soddisfazione lavorativa
- diminuzione dell'inquinamento atmosferico.
Tra gli svantaggi, invece, possono esserci l’isolamento dalle relazioni lavorative e la connessione continua alla rete.
Per quanto riguarda il primo punto è importante puntare sulle cosiddette “soft skill digitali”, e cioè sulle capacità di relazionarsi e lavorare in team utilizzando le modalità di relazione online.
Per quanto riguarda l’iper connessione, invece, la legge ha previsto il diritto di disconnessione: un elemento che limita la discrezionalità nell'uso del tempo tipica dello smart working, ma in questo caso a protezione del lavoratore.
Lo smart working ha molti vantaggi sia per i lavoratori che per le aziende: dinamismo, innovazione, flessibilità, riduzione dei costi sono solo alcuni di questi e portano ad una maggiore produttività. Il lavoro da remoto non è realizzabile per tutte le professioni ma, dove possibile, sarebbe auspicabile la sua attivazione.
Se vuoi saperne di più sull'argomento, non perderti l'articolo di lunedì prossimo: Smart working: gestire le nuove modalità lavorative.
Nel frattempo, approfondisci il tema Lavoro e Retribuzioni e scarica il documento "Gestire le retribuzioni ai tempi dello smart working".
Potrai leggere il confronto delle attività da svolgere per gestire le paghe senza e con l'utilizzo strutturato della tecnologia e dei software.